Fontana di Sambuceto

Fontana di Sambuceto

Immersa nella quiete della frazione di Sambuceto, questa fontana rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura rurale ottocentesca dell’area. Costruita nel XIX secolo, la fontana fu originariamente realizzata per servire da abbeveratoio e lavatoio, punto vitale per la vita quotidiana della comunità locale.

La fontana è interamente costruita in conci di calcare squadrati, non levigati, che conferiscono all’opera un aspetto sobrio e autentico, perfettamente integrato con il paesaggio rurale circostante. È composta da tre eleganti cannelle centrali che versano l’acqua in vaschette scolpite, da cui il flusso viene incanalato nella lunga vasca laterale. Quest’ultima serviva per l’abbeveraggio degli animali e il raccolto dell’acqua in eccesso. Dall’altra parte, protetto da una tettoia sostenuta da colonne in pietra, si trova il lavatoio.

Nel corso degli anni, la Fontana di Sambuceto ha assunto anche un valore simbolico. Negli anni Venti del Novecento, fu arricchita da una statua dello scultore Nicola Di Renzo, che raffigurava un contadino con una falce seduto su un cumulo di grano. Tuttavia, l’opera fu distrutta durante il periodo fascista a causa della presunta somiglianza del volto del contadino con quello di Lenin.

La Fontana di Sambuceto è un luogo che racconta la storia, le abitudini e l’identità della nostra comunità.